Amerigo Tot — Ritorno nella terra natale

(Notizie Ungheresi, 01 April, 1968)

Rappresentante illustre delle belle arti moderne, lo scultore d'origine ungherese Amerigo Tot, che vive attualmente a Roma, ha compiuto di recente una visita in Ungheria, suo Paese natale, da dove mancava da oltre trenta anni, in qualità di ospite dell'Istituto ungherese delle relaizoni culturali. A proposito di questa visita e delle impressioni riportate, Tot ha dichiarato: « Venire in Ungheria era il mio desiderio più caro. Non ho vergogna di confessare che i miei occhi si sono riempiti di lacrime quando ho messo piede dopo tanto sulla mia terra natale... Ciò che io avverto è un po' come quando qualcuno è davanti a una finestra opaca e la terge per vèdere più cose possibili. Io cerco i ricordi, percorro Budapest e, sebbene la città sia di molto cambiata, ho l'impressione che questi tre decenni non siano mai esistiti... Hò visi-tato il mio villaggio natale, Csurgó, ed ho provato un'impressione veramente sconvol-gente perché ho rivissuto un po' la mia infan-zia. Sono rimasto toccato nel più profondo del cuore ». « Da molto tempo mi preparavo per questo viaggio, ma trovavo sempre una ragione valida o un importante lavoro per rinviarlo. Ora so perché: innanzitutto non osavo guardare in faccia me stesso e avevo paura di muovermi. E soprattutto avevo perduto da tempo questa abitudine. Ho dunque superato la crisi e spero che in avvenire io tornerò più spesso nel mio paese natale dove immediatamente mi sento di nuovo me stesso ». La carriera di Amerigo Tot è caratterizzata da circa 500 statue. E' uno scultore particolarmente fecondo. Si possono trovare le sue opere in Giappone, come in Svizzera, in America come in Danimarca e in Italia naturalmente. La sua materia da plasmare è il ferro, l'acciaio e il cemento. Fino a qualche tempo fa le sue statue e i suoi rilievi rappre-sentavano il movimento, la forma e il senso delle macchine. Ecco quanto a tale proposito dichiara Tot: « Io mi sono ora allontanato. dalle macchine e sono tornato al pensiero umano.. E' una cosa strana: noi abbiamo creato il cervello elettrico, gli abbiamo inculcato la risposta alle nostre questioni e in fin dei conti crediamo che realmente da lui esse provengano.. Ciò si rapporta egualmente alle opere d'arte. Esse nascono da una vita indipendente e prendono il nostro ruolo. Io mi sforzo ora dí esprimere nelle mie opere la forza e la verità del pensiero umano ». « Io spero molto — ha concluso — che il mio sogno più caro di presentare le mie opere ai miei amici e al pubblico ungherese si realizzerà ben presto. E' possibile che l'anno prossimo io possa già presentare le mie statue nel quadro di una esposizione di grande importanza, ciò che nii darebbe una nuova ed ottima occasione di ritornare nel mio Paese natale ».